La solidarietà della rete Caritas in favore della popolazione ucraina

«In questi giorni siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico: la guerra. Più volte abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada. E non smettiamo di pregare, anzi, supplichiamo Dio più intensamente». «Chi fa la guerra dimentica l’umanità. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto interessi di parte e di potere. Si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio». In occasione dell’Angelus di domenica 27 febbraio, Papa Francesco ha espresso il dolore della Chiesa universale per la tragedia di un nuovo conflitto nel cuore dell’Europa.

La capitale dell’Ucraina, Kiev, è sempre sotto assedio e, oltre alle vittime e ai feriti provocati dalla guerra, si registra il rischio di una catastrofe umanitaria, mentre si contano centinaia di migliaia di sfollati e rifugiati nei Paesi limitrofi. In questo quadro – come si legge in un comunicato della Caritas Italiana – «è sempre più difficile l’opera di soccorso della Caritas in Ucraina che moltiplica gli sforzi per far fronte ai bisogni immediati, ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla follia della guerra». Gli operatori della Caritas stanno cercando di mantenere attiva tutta la rete dei centri polivalenti che sono stati attrezzati per aiutare i tanti sfollati. Attraverso tali centri e altre strutture, che man mano si stanno rendendo disponibili, si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, acqua potabile, e prodotti per il riscaldamento; si sta fornendo assistenza sanitaria, supporto psicologico, accoglienza, anche alle persone anziane rimaste sole. Operatori e volontari sono mobilitati per trasportare le persone più vulnerabili in zone più sicure.

Caritas Italiana ha messo a disposizione 100.000 euro per i bisogni immediati e resta accanto alle Caritas in Ucraina e alla popolazione tutta. Ringrazia quanti stanno già sostenendo con generosità gli interventi umanitari in atto e rinnova l’appello alla raccolta fondi. Caritas Italiana ha anche accolto l’invito che la Presidenza della CEI ha fatto a tutte le Chiese che sono in Italia a unirsi in una corale preghiera per la pace e ad aderire alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, per la conversione dei cuori e per invocare il dono della pace.

Anche la Chiesa diocesana di Iglesias non rimane indifferente e fa appello affinché ognuno faccia la propria parte. Mentre si stanno valutando delle possibilità per eventuali accoglienze di profughi, anche nell’ipotesi di possibili “ricongiungimenti familiari” in senso lato (sono in corso contatti in merito con la rete Caritas) si invitano le comunità parrocchiali e ogni persona di buona volontà a dare il proprio contributo.

Le collette, personali e comunitarie (anche a livello parrocchiale), potranno essere versate sul seguente conto:

DIOCESI DI IGLESIAS – CARITAS DIOCESANA
Codice IBAN: IT 36 M 01015 43910 000000016779
Causale: “Europa/Ucraina”

Successivamente, la Caritas diocesana inoltrerà le cifre raccolte alla Caritas Italiana per gli interventi più urgenti.

La Caritas diocesana di Iglesias
28 febbraio 2022