“Tutti i giovani dovrebbero fare un’esperienza come questa”. Il racconto di un giovane volontario impegnato nel progetto “Vieni e vedi”

La mia esperienza di volontariato, svoltasi nei primi giorni di agosto, si è divisa in quattro giornate: nella prima giornata ho fatto un colloquio preliminare con il direttore e con la segretaria della Caritas diocesana. Durante questo primo momento conoscitivo mi è stato chiesto il perché della mia scelta nel voler prender parte al progetto “Vieni e vedi” e quale opzione, fra quelle proposte, avessi scelto.

Nella seconda giornata, dalla mattina presto, ho avuto modo di visitare ciascuna delle sedi di servizio proposte nel progetto, a cominciare dagli “Orti solidali di comunità”, dove ho conosciuto il tutor che mi ha spiegato quali fossero le mansioni svolte dalle persone impegnate nel terreno. Mi sono trattenuto fino a metà mattina, ascoltando tutte le spiegazioni e parlando con i beneficiari del progetto. Successivamente sono stato accompagnato all’Emporio della solidarietà, che si trova nella sede dell’ex mattatoio cittadino. Anche in quella sede i volontari e i referenti del progetto mi hanno spiegato tutte le procedure di accoglienza delle persone e di distribuzione dei generi di prima necessità. Mi hanno mostrato il locale e come vengono organizzate le provviste di cibo, anche quelle provenienti dall’Unione Europea. Verso mezzogiorno mi hanno accompagnato alla Casa di prima accoglienza “Santo Stefano”, dove ho conosciuto gli ospiti e i volontari che svolgono il loro servizio.  Con tutti loro ho condiviso un pranzo delizioso, realizzato con le verdure provenienti dall’orto. Alla fine della giornata, dopo aver conosciuto tutte le attività che la Caritas mi aveva proposto, mi hanno chiesto di scegliere dove preferissi sperimentarmi nelle successive due giornate.

Ho scelto l’Emporio della solidarietà perché mi ha colpito il fatto che in quel luogo si rivolgessero delle persone bisognose di ricevere la spesa. Potevo così parlare con loro e conoscere quella realtà che mi era inizialmente sconosciuta.

Dal giorno successivo – e per due giorni consecutivi – ho dunque preso servizio dalle 9.00 alle 12.00.  Ho distribuito personalmente e aiutato a fare la spesa le diverse persone bisognose che si sono rivolte a questo servizio, dialogando con loro e prendendo consapevolezza di una realtà per me del tutto sconosciuta.

In questa breve ma intensa esperienza ho avuto l’occasione di vedere più da vicino diverse persone bisognose che non hanno tutte le possibilità economiche e sociali necessarie e che vivono in povertà. Mi sono reso conto di quanto siano numerose le persone che hanno bisogno di aiuto.

Questa esperienza mi ha sensibilizzato rispetto alla conoscenza di questi servizi presenti nella mia città che non conoscevo, se non attraverso racconti di altri. Ho apprezzato il servizio svolto dai volontari, che con molta dedizione si occupano della Casa, dell’Orto e dell’Emporio. Ho conosciuto gli ospiti della casa di accoglienza e mi sono interessato alle loro storie personali. Ho parlato con diverse persone ed ascoltato quanti si sono rivolti all’Emporio condividendo le proprie necessità.

Riflettendo su queste giornate penso che tutti i giovani dovrebbero fare un’esperienza come questa perché aiuta a toccare con mano le necessità delle persone bisognose e conoscere il mondo del volontariato e del servizio al prossimo.

Ho chiesto al direttore di tenermi presente per eventuali iniziative perché mi piacerebbe mettere a disposizione il mio tempo in momenti di volontariato e servizio al prossimo.

Ringrazio tutti per l’esperienza che mi è stata data da vivere e condividere con la Caritas.

Rytis Luca Murru