Far crescere la competenza trasversale della solidarietà. La visita degli studenti del “Baudi”

In occasione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), giovedì 22 maggio la classe 4°A del Liceo Economico Sociale Carlo Baudi di Vesme di Iglesias ha visitato alcune opere-segno della Caritas diocesana di Iglesias.

Nel mese di aprile, gli studenti, avevano avuto modo di iniziare a conoscere la realtà della Caritas diocesana, grazie a un incontro di sensibilizzazione e promozione della campagna giubilare 2025 “Cambiare la rotta. Trasformare il debito in speranza”, tenuto dal Gruppo Diocesano di Educazione alla giustizia, alla pace e alla Mondialità (GDEM), in collaborazione con il Progetto Policoro diocesano.

Dopo l’esperienza teorica tra i banchi di scuola gli studenti, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno modo di entrare in profondità rispetto ad alcuni servizi che la Caritas diocesana mette a disposizione quotidianamente di tutta la comunità. La visita è iniziata nel terreno degli “Orti Solidali di comunità” in località Monti Santu, per proseguire all’Emporio della Solidarietà. In entrambe le visite gli operatori e i volontari hanno trasmesso ai ragazzi l’importanza e il rispetto per i beni alimentari, a volte forse scontato, e come la funzione pedagogica della Caritas non si limiti al mero assistenzialismo, ma si proponga di sostenere l’autorealizzazione in base ai talenti di ciascuno, garantendo la dignità e la gratificazione nel provvedere al proprio pane quotidiano.

Tematiche queste spiegate in maniera più approfondita durante la visita agli uffici della Caritas diocesana, dove i volontari del Centro di ascolto “Marta e Maria”, del Centro di ascolto per stranieri “Il Pozzo di Giacobbe” e del Servizio di Sostegno Economico di Iglesias hanno potuto raccontare di come servono ascoltando, rispondendo ai bisogni più urgenti e accompagnando le persone in un percorso di rinascita.

La mattinata si è conclusa con la visita alla Casa di prima accoglienza e dormitorio “Santo Stefano”, dove l’accoglienza costituisce uno stile di prossimità evangelica, in un mondo travagliato dove per tanti è difficile ricevere ristoro, sicurezza e protezione, insieme con una parola di conforto e incoraggiamento per proseguire il cammino.

In un clima di gioiosa curiosità le ragazze e i ragazzi non hanno fatto mancare le loro domande, dimostrando un interesse non solo dettato dal proprio dovere scolastico, ma da un inizio di impegno sociale emerso anche dai racconti di altri giovani, i volontari in Servizio Civile nelle strutture della Caritas diocesana, che tra pochi giorni termineranno il loro percorso e che con il loro contributo hanno stimolato la coscienza dei ragazzi dimostrando che il tempo donato agli altri non è mai perso.

Ilaria Perduca

 

Visite oculistiche gratuite per 37 persone, grazie alla collaborazione tra l’ANPVI e la Caritas diocesana di Iglesias

Martedì 13 maggio, grazie alla collaborazione tra la Caritas diocesana di Iglesias e l’ANPVI (Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti), 37 persone segnalate dai Centri di ascolto di Iglesias (17 beneficiari) e Carbonia (20 beneficiari) hanno ricevuto gratuitamente una visita oculistica. Degli oculisti e degli ortottisti hanno effettuato uno screening su un camper attrezzato ad ambulatorio oculistico, eseguendo esami relativi alla valutazione funzionale della capacità visiva e l’osservazione biomicroscopica dei vari segmenti dell’occhio, al fine di determinare la presenza di eventuali fattori di rischio o patologie oculari.

L’iniziativa rientra nella campagna di prevenzione alle malattie oculari (progetto Uno sguardo amico), in collaborazione con la Delegazione regionale Caritas Sardegna, in modo da poter offrire uno screening gratuito alle persone più bisognose.

L’ANPVI da oltre 40 anni è impegnata sulle tematiche della prevenzione della cecità. Al fine di contribuire alla riduzione delle malattie oculari è impegnata nel promuovere giornate dedicate alle visite oculistiche gratuite nell’interesse collettivo della comunità.

Gaza: una tragedia umanitaria e una catastrofe per l’umanità

Foto di Mohammed Ibrahim su Unsplash

«Mi addolora profondamente quanto accade nella Striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco! Si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi». Sono alcune delle parole pronunciate domenica 11 maggio, a conclusione del Regina Caeli, dal nuovo pontefice Leone XIV, il quale, fin dal primo saluto dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro, ha fatto appello alla pace del Cristo Risorto, «una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante».

Il richiamo alla situazione di Gaza ripropone incessantemente la necessità di porre rimedio urgentemente alla tragedia umanitaria che si sta consumando in quella porzione di terra, in un clima di sostanziale indifferenza da parte della comunità internazionale. Si tratta di una catastrofe per l’intera umanità, un’onta che rimarrà indelebile e di cui le future generazioni ci chiederanno conto.

Nella Striscia di Gaza – che, è bene precisare, costituisce  una exclave de iure dei Territori Palestinesi -, l’emergenza umanitaria si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane. Con una popolazione di oltre due milioni di persone, di cui una parte significativa composta da rifugiati, Gaza versa in condizioni disperate a causa del conflitto in corso, del blocco degli aiuti e dei conseguenti effetti sulla popolazione civile.

L’insicurezza alimentare si è tramutata ben presto in malnutrizione e inedia, divenendo fonte di enormi problemi soprattutto per le categorie più fragili, le quali dipendono per lo più dagli aiuti internazionali per la sopravvivenza.

Le infrastrutture di base sono al collasso. L’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari è limitatissimo, con fognature spesso a cielo aperto, aumentando così il rischio di epidemie. La fornitura di energia elettrica è intermittente, compromettendo il funzionamento di ospedali, impianti di desalinizzazione e altre infrastrutture vitali.

A causa dei continui bombardamenti, le strutture sanitarie sono sovraffollate, carenti di personale qualificato e di forniture mediche essenziali, essendo impedito qualsiasi accesso dall’esterno.

Le responsabilità in campo sono molteplici e complesse. Secondo il diritto internazionale, Israele, in quanto potenza occupante, ha la responsabilità di tutelare la popolazione civile di Gaza. In realtà le operazioni militari, le quali stanno provocando un elevato costo in termini di vite civili e distruzione di infrastrutture, continuano a sollevare interrogativi sulla proporzionalità e sul rispetto del diritto umanitario internazionale a cui nessuno sembra voler dare risposta.

D’altra parte anche Hamas, l’autorità de facto nella Striscia di Gaza dal 2007, con la sostituzione dei funzionari di Al-Fatah, oltre ad essere responsabile dei tragici fatti del 7 ottobre 2023, continua ancora a costituire una pesante ipoteca per il popolo palestinese, dando vita a stereotipi negativi sull’intera causa di quella popolazione.

Di fronte a questo scenario catastrofico sotto ogni profilo, non ultimo di carattere etico, è perentorio che tutte le parti in causa si assumano le proprie responsabilità per alleviare la sofferenza della popolazione civile; quella parte di popolazione che come al solito, senza volerlo, continua a pagare il prezzo più elevato di questa follia. Ciò si traduce necessariamente nella fine delle ostilità e nel rispetto inderogabile del diritto internazionale; nell’accesso agli aiuti umanitari senza ostacoli e nella ricerca di una soluzione politica giusta e duratura che affronti le cause profonde del conflitto. Come in ogni conflitto, in ballo c’è l’idea stessa di umanità.

Raffaele Callia

La Caritas diocesana premia 30 studenti meritevoli delle Scuole secondarie di secondo grado

Da diversi anni le ricerche portate avanti dalla Caritas Sardegna per i Rapporti su povertà ed esclusione sociale, hanno sottolineato come lavoro, povertà educativa e mondo giovanile siano tematiche estremamente interconnesse tra loro, meritando una costante attenzione.

Il fenomeno dei NEET in particolare (giovani che non studiano, non si formano e non lavorano) rimane un dato estremamente preoccupante per la Sardegna, non di meno per il Sulcis Iglesiente, in quanto colpisce nuclei familiari già provati da diverse difficoltà sociali ed economiche. Un fenomeno questo che dovrebbe interrogare sulle opportunità che il territorio offre e sulla loro validità.

Da diversi anni, escludendo la pausa forzata dovuta alla pandemia, la Caritas diocesana di Iglesias mette a disposizione delle misure di sostegno allo studio e di contrasto alla dispersione scolastica nel Sulcis Iglesiente, anche attraverso il progetto denominato “Famiglie che si aiutano”.

Tutto ha inizio qualche anno fa, quando nell’anno scolastico 2014/2015 un cittadino anonimo, per il tramite della Caritas diocesana di Iglesias, mise a disposizione un contributo da destinare a studenti meritevoli degli Istituti superiori della città di Iglesias. Il contributo era dedicato alla memoria dei minatori Michele Loi e Pino Corgiolu, che si prodigarono per la tutela dei diritti dei lavoratori. Negli anni seguenti anche la Società Operaia Industriale di Mutuo Soccorso di Iglesias decise di condividere l’iniziativa, donando una somma di denaro destinata agli alunni meritevoli.

Anche per l’anno scolastico 2024/2025 è stata rinnovata la proposta ai dirigenti e docenti di tutti gli Istituti superiori del Sulcis Iglesiente, che hanno provveduto a individuare due studenti meritevoli delle classi quinte per ciascuna Scuola secondaria di secondo grado.

La cifra assegnata a ciascun studente premiato (200,00 euro), oltre a rappresentare un piccolo riconoscimento per l’impegno scolastico, vuole essere un incoraggiamento ai giovani nel proseguire gli studi universitari, a volte rallentati se non frenati non tanto dalla mancanza di volontà degli stessi quanto dagli oneri connessi, i quali incidono sempre più sui bilanci familiari.

Le premiazioni dei maturandi hanno avuto inizio venerdì 2 maggio 2025 a Sant’Antioco e Carbonia (con la premiazione degli Istituti di Sant’Antioco, Carbonia e Carloforte) per terminare a Iglesias sabato 3 maggio, con la premiazione degli studenti degli Istituti iglesienti.

In tale circostanza non è mancata l’occasione per un breve racconto dei servizi e dei progetti portati avanti dalla Caritas diocesana. L’iniziativa, ormai nota e apprezzata dagli Istituti, vede ogni anno il rinnovarsi di una proficua collaborazione e conoscenza tra la Caritas diocesana e i docenti delle Scuole del territorio, animati dagli stessi obiettivi pedagogici che hanno a cuore lo sviluppo integrale della persona e la cura del prossimo, con un impegno rinnovato nel far crescere la consapevolezza sulle cause che determinano i bisogni e sui doveri necessari a costruire ogni giorno la giustizia sociale e la pace.

Ilaria Perduca

La lettera del Vescovo Mario al nuovo Papa Leone XIV

Il Vescovo di Iglesias, Monsignor Mario Farci, ha inviato una lettera a Sua Santità Papa Leone XIV dopo la Sua elezione a Romano Pontefice.

Iglesias, 8 maggio 2025

Beatissimo Padre,

la Chiesa che è in Iglesias accoglie con gioia e riconoscenza al Signore la Sua elezione a Vescovo di Roma, Successore dell’Apostolo Pietro. Invochiamo lo Spirito Santo affinché, dopo aver illuminato gli Eminentissimi Cardinali nella scelta, ora guidi e sostenga il Suo ministero petrino, a favore della unità e della comunione nella Chiesa, e della pace nel mondo intero. Fin d’ora le assicuriamo la nostra fedeltà al Suo Magistero e la collaborazione nel seguire i passi che ci indicherà.

La Chiesa di Iglesias, le cui origini risalgono alla testimonianza eroica del santo Martire Antioco, è una Diocesi di antica fondazione: sin dal IV secolo vive nella fedeltà al Vangelo e nella comunione con la Chiesa universale. Oggi la nostra comunità, mentre continua alacremente la sua opera nella trasmissione della fede, vive un momento di particolare difficoltà dovuta allo spopolamento e soprattutto alla mancanza di lavoro. Beatissimo Padre, ci affidiamo per questo alle Sue preghiere e al sostegno del Suo Magistero.

“In Illo unum uno”: nell’unico Cristo vivremo l’unità, “nel vincolo dell’unità, della carità e della pace” (LG 23).
Abbiamo nel cuore la speranza di poterLa incontrare al più presto e auspichiamo altresì di poterLa avere ospite graditissimo nella nostra terra di Sardegna.

Maria Santissima, che nella nostra Diocesi veneriamo soprattutto nell’antica Cattedrale di Tratalias e in terra sarda invochiamo con il titolo di Madonna di Bonaria, accompagni il Suo ministero.

Con filiale devozione, in comunione di intenti e in unità di preghiera, invochiamo la Sua benedizione apostolica.

✠ Mario Farci

XIV Convegno regionale delle Caritas parrocchiali della Sardegna

In concomitanza con il 50° anniversario della costituzione della Caritas diocesana di Tempio-Ampurias, sabato 10 maggio 2025, con inizio alle 9.30, si terrà ad Olbia, presso la chiesa parrocchiale di San Michele, il XIV Convegno regionale delle Caritas parrocchiali della Sardegna, dal titolo “L’anno di grazia del Giubileo: organizzare la speranza”. Dopo i saluti istituzionali affidati a Mons. Roberto Fornaciari, vescovo di Tempio-Ampurias, del sindaco di Olbia Settimo Nizzi e del vice presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Giuseppe Meloni, e la lectio introduttiva affidata a Padre Massimo Terrazzoni, sono previsti gli interventi di don Sandro Serreri, don Gianni Sini, Domenico Ruzittu (direttore della Caritas diocesana di Tempio Ampurias), Mons. Antonello Mura (vescovo incaricato per il Servizio della Carità della Conferenza Episcopale Sarda) e Rocco Pezzullo. Il Convegno sarà moderato da don Marco Statzu, delegato regionale Caritas Sardegna. Dopo il pranzo al sacco, previsto per le ore 13.00, la ripresa dei lavori (alle 14.30) prevede un momento artistico-musicale a cura della Scuola Civica di Musica di Olbia e il dibattito in plenaria. La chiusura del convegno, con la preghiera e i saluti finali, è prevista per le ore 16.00.

👉🏻 Scadenza iscrizioni (massimo 40 posti per ciascuna diocesi), tramite adesione con posta elettronica (segreteria@caritasiglesias.it) entro sabato 3 maggio.

Grazie!

 

 

 

 

 

Signore Gesù, Tu che sei la luce del mondo,
ti ringraziamo per il dono di papa Francesco,
grazie per la sua testimonianza di semplicità
grazie per la sua attenzione agli ultimi, ai poveri, ai dimenticati
grazie per la capacità di parlare a tutti
grazie per il coraggio di andare controcorrente
grazie per la sapienza di chiamare bene il bene e male il male.

Signore Gesù, tu che ci hai fatto scoprire la misericordia,
insegnaci a capire e seguire la lezione di perdono
che ha contraddistinto tutta la vita di papa Francesco.
Aiutaci a capire che non esiste peccato,
che il Padre buono non perdoni.
E se qualche colpa papa Francesco ha commesso,
tu abbine misericordia in virtù della forza del suo amore.

Signore Gesù che sei amico e fratello di tutti,
grazie per l’umiltà di papa Francesco
grazie per l’insegnamento che non c’è nessun uomo
che possa essere considerato superiore agli altri
grazie per gli abbracci ai malati e ai dimenticati
grazie per averci fatto capire con papa Francesco
che dobbiamo amare chi nessuno ama.

Signore Gesù tu che sei il maestro della pace,
insegnaci a capire, come ha sempre detto papa Francesco
che non esiste nessuna guerra giusta
che ogni conflitto è sempre una sconfitta
che sparare in nome di Dio è una bestemmia
che bisogna cercare anche il più piccolo appiglio
per trasformare i pensieri bellicosi in sogno di pace.

Signore Gesù che ami la vita come nessuno,
insegnaci, come ha testimoniato papa Francesco
che non esiste nessuna esistenza
che non valga la pena di essere vissuta
che siamo tutti amati da Dio come figli unici
che ogni vita va custodita e difesa sempre
dal concepimento alla sua fine naturale.

Signore Gesù tu che ci chiedi di pregare sempre,
fa che impariamo sull’esempio di papa Francesco
il valore del dialogo tra le Chiese e le religioni
insegnaci a ripulire il nostro vocabolario
dalle parole che dividono e feriscono,
guidaci ad essere una comunità di credenti
che mettono Dio e non l’uomo al centro.

Signore Gesù tu che hai amato i poveri,
insegnaci a essere, come papa Francesco
uomini e donne che vivono l’essenziale
persone libere dalle schiavitù delle mode
e capaci di guardare agli altri non per ciò che hanno
ma per quello che sono e possono diventare
alla luce della speranza che nasce dalla fede.

Signore Gesù tu che ci aspetti tutti nel tuo Regno,
stringi nel tuo abbraccio papa Francesco,
e a noi che piangiamo la sua scomparsa
e sentiamo il vuoto della sua assenza
insegna a custodirne le parole e i gesti
perché forti del suo esempio e della sua testimonianza
sappiamo riconoscere in Te l’unico re della nostra vita.
Amen

(Invocazione proposta dal quotidiano “Avvenire”)

La Caritas propone due nuovi corsi di formazione per la sessione primaverile

Per la sessione primaverile (che chiude l’anno pastorale 2024-2025), la Caritas diocesana di Iglesias propone due nuovi percorsi di formazione per volontari: il corso base per nuovi operatori (proposta che da anni accompagna gli itinerari formativi della Caritas diocesana) e il corso avanzato sull’ascolto; quest’ultimo riproposto per la seconda volta dopo l’esordio del gennaio scorso. Entrambe le proposte costituiscono delle opportunità importanti per sostenere un servizio qualificato nella testimonianza della carità.

Clicca qui per avere maggiori informazioni sul nuovo corso base di formazione per volontari e operatori pastorali delle Caritas parrocchiali (sessione primaverile 2025).

Clicca qui per avere maggiori informazioni sul corso di formazione avanzato sull’ascolto “Dalla comunicazione alla relazione” (sessione primaverile 2025).

Corso di formazione avanzato sull’ascolto: “Dalla comunicazione alla relazione”

Il corso è rivolto in particolare: ai  volontari che hanno già effettuato il corso base e saranno impegnati in un servizio di ascolto; ai volontari che operano già nei Centri di ascolto e desiderano approfondire la propria preparazione; agli operatori pastorali che svolgono un servizio caritativo a livello parrocchiale, incentrato sull’ascolto e sulla relazione d’aiuto.

Per ogni modulo il corso prevede delle esercitazioni di approfondimento rispetto ai contenuti proposti nelle sessioni formative d’aula.

Il corso è interamente curato dal dott. Sergio Murgia, psicologo del lavoro, psicoterapeuta e collaboratore dell’équipe formatori della Caritas diocesana di Iglesias. Fra i temi proposti: comunicare per capire; ascoltare per comprendere; gli ostacoli dell’ascolto; uscire da sé per accogliere l’altro; in me vive un tesoro; percezione della realtà e relazione con l’altro; dall’ascolto empatico all’ascolto simpatetico. La durata di ogni modulo sarà di circa 3 ore.

La Caritas diocesana propone una sessione primaverile del corso per l’anno pastorale 2024-2025, che inizierà giovedì 15 maggio 2025 presso l’Auditorium del Palazzo Vescovile, dalle ore 16.30.

A seguire le informazioni per l’iscrizione, le note logistiche e i contenuti dei moduli formativi:

 

MODULO TEMATICHE  DATA
1 Comunicare per capire

 

Giovedì 15 maggio 2025
(ore 16.30-19.30)
2 Ascoltare per comprendere

 

Giovedì 22 maggio 2025
(ore 16.30-19.30)
3 Gli ostacoli dell’ascolto

 

Giovedì 29 maggio 2025
(ore 16.30-19.30)
4 Uscire da sé per accogliere l’altro

 

Giovedì 5 giugno 2025
(ore 16.30-19.30)
5 In me vive un tesoro Giovedì 12 giugno 2025
(ore 16.30-19.30)
6 Percezione della realtà e relazione con l’altro

 

Giovedì 19 giugno 2025
(ore 16.30-19.30)
7 Dall’ascolto empatico all’ascolto simpatetico

 

Giovedì 26 giugno 2025
(ore 16.30-19.30)

 

Clicca qui per scaricare il programma in pdf del corso.

Si chiede agli interessati di inviare le adesioni alla Segreteria della Caritas diocesana entro venerdì 11 maggio 2025 al seguente indirizzo di posta elettronica: segreteria@caritasiglesias.it; comunicando il nome, il cognome, il numero di telefono e la specificazione del corso al quale si aderisce: “Corso avanzato sull’ascolto”.

La Caritas diocesana