Incontro di preghiera e riflessione contro la tratta

Il tema della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta 2018, mette a fuoco il dramma della tratta di persone tra le popolazioni itineranti: i migranti, i rifugiati e gli sfollati. Siamo invitati ad accendere una luce contro la tratta, per questi nostri fratelli e sorelle.

Solo in Italia il fenomeno riguarda dalle 50 alle 70 mila donne costrette a prostituirsi e circa 150 mila uomini, in gran parte giovani migranti, sfruttati per il lavoro forzato. Proprio per volere di Papa Francesco, a partire dal 2015, l’8 febbraio, nella memoria Liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, che conobbe le sofferenze della schiavitù, si svolge ogni anno la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, coordinata da Talitha Kum, la rete mondiale della vita consacrata impegnata contro la tratta.

In collaborazione con la Chiesa battista e il Movimento dei Focolari, la Caritas diocesana di Iglesias organizza un momento di riflessione e preghiera ad Iglesias, il giorno 8 febbraio, alle ore 19.00, presso l’Auditorium del Palazzo Vescovile.

 

“Gran casinò”. A Iglesias lo spettacolo che racconta le storie di chi gioca sulla pelle degli altri

“Un’occasione per comprendere cosa si celi dietro un business miliardario che stritola le sue vittime tra usura e criminalità”. È questo il succo di “Gran casinò. Storie di gioca sulla pelle degli altri”, produzione della compagnia milanese Itineraria teatro che, sabato 18 novembre alle 21, sarà sul palco Electra di Iglesias.

Il progetto, in collaborazione con la Caritas diocesana, Soims e patrocinato dal Comune, nasce per strappare il silenzio su un dramma che sta nel buio. “Il gioco di azzardo patologico – spiega Raffaele Callia, direttore della Caritas di Iglesias e responsabile regionale del Servizio studi e ricerche – è un fenomeno ancora sottotraccia, non viene percepito come problema e chi ne è vittima non ne ammette l’esistenza”. Nei Centri di ascolto non arrivano richieste di aiuto dirette. “Vengono familiari – prosegue Callia – si ha paura di essere etichettati”. Emerge da altri fattori-spia come un crescente bisogno di denaro.

Così è nata l’idea di sensibilizzare attraverso lo spettacolo (a ingresso libero) scritto da Fabrizio De Giovanni (che ne è anche interprete), Ercole Ongaro ed Enrico Comi. La regia è di Gilberto Colla. Le luci sono affidate a Luca Sabatino e la direzione tecnica a Maria Chiara Di Marco.

Prosegue le iniziative che, in questi anni, hanno visto la città prendere coscienza con diverse manifestazioni fra cui l’inchiesta della giornalista Tamara Peddis, video come quello girato dall’Ipia Ferraris o flash mob davanti ai locali i cui gestori hanno scelto di bandire le macchinette.

L’obiettivo è superare la contraddizione che vede lo “Stato promotore: per quanto inviti a giocare moderatamente ne favorisce tutte le condizioni per la diffusione”.

Una questione di grossi numeri: 10 miliardi di euro di incassi nell’ultimo anno, 16 milioni di giocatori che si alternano davanti a 450 mila slot machine sparse per tutto il Paese. Solo in Sardegna si spendono in media mille euro all’all’anno per abitante. Minorenni compresi.

“Molti – racconta la compagnia Itineraria, che fa teatro sociale dal 1994 – hanno intravisto nel gioco d’azzardo la soluzione ai propri problemi economici e si sono gettati a capofitto nel mare delle scommesse; lo Stato, dal canto suo, ha pensato bene di risolvere i propri deficit di bilancio andando a pescare nel torbido dell’azzardo per aumentare le entrate fiscali. “Gran Casinò”: uno spettacolo per dire no al gioco di azzardo, anche a quello legale, e per contribuire a creare consapevolezza su un perverso business gestito dalle lobby del gioco e dalla malavita. Perché questo cancro sociale cessi di propagarsi nelle menti e nell’animo di milioni di cittadini”.

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La Caritas regionale ha promosso, nel maggio del 2017, due seminari di formazione in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Sardegna.

L’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana di Iglesias si inserisce nell’ambito delle azioni proposte dalla Diocesi in occasione della prima Giornata mondiale dei poveri, indetta da Papa Francesco per domenica 19 novembre 2017.

Conclusa la visita delle Caritas di Atene e Salonicco alla Diocesi di Iglesias

Conclusa la visita della delegazione delle Caritas di Atene e Salonicco alla Diocesi di Iglesias, promossa nell’ambito del Progetto Gemellaggi Solidali con la Grecia. Un programma intenso che dall’1 al 7 ottobre scorso ha visto la delegazione greca, composta da Fr. Ioannis Patsis, direttore della Caritas diocesana di Atene e vicepresidente di Caritas Hellas, da Padre Yannus-Janusz Franciszek Zwolinski, direttore della Caritas di Salonicco, e da alcuni collaboratori, impegnata la mattina in momenti di formazione sull’ascolto e il pomeriggio nella visita ai principali servizi, opere-segno e progetti della Caritas diocesana ospitante.

Incontro con alcuni volontari del Progetto “Emporio della Solidarietà”

«Il bilancio è ampiamente positivo – spiega Raffaele Callia, direttore della Caritas diocesana di Iglesias -: è stata un’esperienza che ci ha visto coinvolti tutti, in un’accoglienza a tutto tondo, dagli aspetti organizzativi e logistici all’aspetto umano, nel desiderio di far sentire gli ospiti come a casa propria. Abbiamo riscontrato un apprezzamento da parte loro per i numerosi volontari coinvolti, della cui presenza hanno colto la funzione pedagogica: non solo risposte concrete al bisogno, ma un impegno per promuovere la cultura della carità. Anche per le nostre parrocchie è stata un’occasione di crescita molto positiva, un’opportunità per parlare della situazione greca e per riflettere sul ruolo di operatori pastorali».

«Ritorneremo in Grecia con un bagaglio importante – sottolinea a sua volta Fr. Ioannis Patsis -abbiamo incontrato dei fratelli che ci hanno voluto bene, siamo stati a contatto con la gente. La formazione ricevuta ci ha aiutato a creare idee: adesso occorre metterle in pratica, applicare ciò che abbiamo visto qui nel nostro paese, secondo la mentalità ellenica».

Incontro con i referenti di “Educazione alla mondialità”, “Progetto Policoro, “Area immigrazione” e “Area giovani e servizio civile”

Una Caritas, quella greca, attivamente impegnata nell’assistenza ai bisognosi, nonostante le difficoltà vissute da una Chiesa piccola, multietnica, considerata “straniera” dallo Stato greco e dalla Chiesa ortodossa. «Siamo ‘profughi’ nella nostra patria (su una popolazione di circa 11 milioni di abitanti circa 300.000 i cattolici, di cui circa 30.000 greci); operiamo grazie ai programmi esteri», spiega il direttore della Caritas di Atene. Un impegno in diversi settori: non solo immigrazione (soprattutto con l’assistenza verso i profughi siriani grazie al “programma profughi”), ma anche anziani, senza dimora, giovani, disoccupati e tutti coloro che hanno bisogno di aiuto. Fulcro dell’attività della Caritas Atene è un centro di accoglienza polifunzionale, che comprende mensa, servizio distribuzione indumenti, docce, e un Centro d’ascolto finanziato da Caritas Italiana: un Centro che, come spiega il direttore greco, rischia di chiudere perché di proprietà di un altro ente che non può sostenerne i costi. Difficoltà di fronte a cui è importante rafforzare i rapporti tra Chiese sorelle. «Manterremo il contatto con la Caritas di Iglesias – spiega Fr. Patsis – continueremo a fare domande sulle modalità di lavoro: qui in Italia avete la bellezza di essere cattolici e le persone vengono dentro la Chiesa; la nostra Chiesa, oggi, è fatta soprattutto da stranieri di passaggio, la cui aspirazione è ritornare nel proprio paese di origine».

Incontro con alcuni volontari del nuovo Centro di ascolto “Mater Misericordiae” di Buggerru- Fluminimaggiore

La prospettiva è quella di estendere il progetto di gemellaggio a livello regionale: «Rifletteremo sulle modalità con cui portare avanti questo percorso – spiega Callia – alla luce dei bisogni delle realtà greche e dell’effettiva applicabilità delle progettualità in quei territori». Due gli aspetti centrali per la Caritas di Atene: rafforzare la rete delle parrocchie (14 in tutto, ognuna delle quali ha una propria Caritas parrocchiale), grazie allo strumento Ospoweb, e puntare sulla formazione, sull’identità e la natura pastorale della figura dell’operatore Caritas. Callia conclude affermando che per quanto riguarda la Caritas di Salonicco, ancora più bisognosa di sostegno, si cercherà di valutare che tipo di interventi portare avanti.

(a cura di Maria Chiara Cugusi)

Visita alla Diocesi di Iglesias delle Caritas di Atene e Salonicco

Dall’1 al 7 ottobre 2017 una delegazione delle Caritas di Atene e Salonicco visiterà la Caritas diocesana di Iglesias. «Questa iniziativa nasce nell’ambito del Progetto Gemellaggi Solidali con la Grecia – spiega il direttore della Caritas diocesana di Iglesias Raffaele Callia -, promosso da Caritas Italiana per rispondere a un appello lanciato da Papa Benedetto XVI negli anni della crisi economica che aveva colpito il Paese, mettendo in ginocchio intere famiglie e sollecitando la Chiesa cattolica locale a dare risposte; appello accolto anche da diverse Caritas diocesane nazionali, tra cui, in Sardegna, la Caritas diocesana di Ales – Terralba e di quella di Iglesias, che qualche anno fa ha attivato una colletta destinata alla Grecia; la prospettiva è poi estendere il gemellaggio a livello regionale, con il coinvolgimento della Caritas Sardegna.

Un’occasione di «scambio significativa anche per la nostra Caritas diocesana – aggiunge Callia -, che vedrà il coinvolgimento di vari operatori e servizi, con un valore pedagogico, grazie alla possibilità di raccontarsi».

La delegazione greca, composta dal direttore della Caritas diocesana di Atene Padre Ioannis Patsis, da quello della Caritas di Salonicco Padre Yannus-Janusz Franciszek Zwolinski, e da alcuni collaboratori, sarà accolta dal Vescovo di Iglesias mons. Giovanni Paolo Zedda, dal direttore Raffaele Callia e dall’équipe della Caritas diocesana iglesiente; l’iniziativa è finalizzata ad accompagnare le Caritas greche nella promozione di strumenti e luoghi di ascolto e di osservazione del disagio a livello capillare, nelle parrocchie del territorio.

«Il percorso formativo – continua Callia – sarà incentrato sull’ascolto, non solo finalizzato alla creazione di Centri d’ascolto, ma inteso in senso più ampio, secondo il metodo Caritas: la mattina si svolgeranno momenti formativi in aula, e il pomeriggio, seguirà la visita dei servizi, delle opere-segno, e dei progetti della Caritas diocesana ospitante, promossi per dare risposte concrete ai bisogni, in sinergia con le istituzioni locali». Tra essi, i Centri d’ascolto sparsi nel territorio diocesano, la Casa di accoglienza Santo Stefano, l’Emporio della Solidarietà, l’Osservatorio diocesano delle Povertà e delle Risorse, i Progetti Protetto. Rifugiato a casa mia e il Pozzo di Giacobbe, Orti solidali di comunità, Policoro, le iniziative di educazione alla mondialità e quelle rivolte ai giovani, tra cui le attività di volontariato, il Servizio civile e il Progetto Iscola de Maduridade. Sono previsti anche un momento di incontro con gli amministratori locali e la visita di alcuni luoghi significativi di Iglesias e del territorio locale. L’obiettivo sarà poi «garantire il monitoraggio a distanza dei percorsi attivati» aggiunge Callia.

(a cura di Maria Chiara Cugusi)

Inaugurazione del Centro d’ascolto zonale di Buggerru-Fluminimaggiore

Martedì 26 settembre 2017 la Caritas diocesana di Iglesias inaugurerà il Centro di ascolto zonale di Buggerru – Fluminimaggiore.

Alle 16, nel salone parrocchiale della Chiesa di Sant’Antonio, a Fluminimaggiore (via La Marmora 2) si svolgerà l’inaugurazione introdotta da un momento di preghiera presieduto da mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias: saranno presenti il direttore della Caritas diocesana di Iglesias Raffaele Callia, gli operatori del nuovo Centro d’ascolto, il parroco don Vittorio Scibilia, e alcuni rappresentanti e amministratori locali; alle 17 lo stesso momento inaugurale, si svolgerà nel salone parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista, a Buggerru (via Iglesias 13), a cui prenderà parte anche il parroco don Marco Angius.

«Il nuovo Centro – spiega Raffaele Callia, direttore della Caritas diocesana di Iglesias – risponde alla scelta di decentrare i servizi della Caritas all’interno del territorio diocesano, per intercettare le periferie, secondo il messaggio di Papa Francesco». Una scelta già portata avanti con la creazione del Centro d’ascolto di Sant’Antioco, nel 2013, e, l’anno scorso, con l’attivazione di quello di Santadi. «Il servizio – continua il direttore – con due sedi, coinvolgerà due comunità parrocchiali, avendo garantito un unico percorso formativo condiviso, basato sul metodo dell’ascolto e sull’uso dello strumento di Ospoweb, in modo da analizzare i bisogni del territorio, secondo il tradizionale metodo Caritas».

La Caritas diocesana promuove la prima raccolta alimentare per l’Emporio della Solidarietà

La Caritas diocesana di Iglesias promuove la prima raccolta alimentare per l’Emporio della Solidarietà: sabato 22 ottobre dalle 8.30 alle 14, chi vorrà potrà fare la spesa e donare prodotti confezionati a lunga conservazione (pasta, riso, biscotti, olio, latte, acqua, cibi in scatola, bibite etc.) ai volontari che si troveranno nei supermercati Eurospin in Corso Colombo, Ld in via san San Salvatore, Sidis in via Gramsci (interno mercato civico) e Nonna Isa in Viale Villa di Chiesa.

logo-iglesiasOgni donazione aiuterà a rinforzare la dispensa dell’opera-segno inaugurata lo scorso 13 giugno (nella foto) nei locali dell’ex mattatoio in via Crocifisso. Fino ad oggi hanno usufruito del servizio 141 famiglie e necessita di risorse sempre più frequenti. I prodotti più consumati sono: pasta, latte, legumi, passata di pomodoro, pelati, cibi in scatola (come tonno o carne), alimenti per neonati, biscotti, fette biscottate e zucchero.

COSA È L’EdS. L’Emporio della Solidarietà è nato dalla collaborazione tra Caritas diocesana di Iglesias, Caritas parrocchiali, Volontariato Vincenziano, Terz’Ordine Francescano e Sodalitas che insieme hanno formato il Coordinamento cittadino degli organismi socio-assistenziali di natura ecclesiale. I gruppi, da oltre due anni, uniti, hanno intrapreso un percorso di formazione per collaborare al meglio e fornire un intervento in cui l’assistenza non sia solo un modo per tamponare l’emergenza ma costruire una via di uscita insieme alle persone.

COME FUNZIONA. All’Emporio della solidarietà i prodotti non sono distribuiti con pacchi già predisposti ma sono i beneficiari, dopo esser stati ascoltati dagli operatori dei Centri di almeno una delle realtà aderenti al progetto, a scegliere secondo le proprie necessità, come in un vero negozio. Non si paga con denaro ma attraverso una carta personale che contiene dei crediti, attribuiti in base a diversi parametri, fra cui l’ampiezza del nucleo familiare; la tipologia, l’intensità e la durata del disagio; l’ISEE e altri indicatori. La carta magnetica è personale ed è identificata attraverso un codice. I dati raccolti dai Centri della rete del Coordinamento confluiscono in un database che permette immediatamente di capire chi si è rivolto ai vari servizi territoriali, compreso l’Emporio, evitando duplicazioni di interventi e, in prospettiva, analizzare le esigenze del territorio e cercare di creare strategia prima che il bisogno diventi un problema.

RISORSE. La dotazione è costituita da: viveri assegnati dall’AGEA, prodotti acquistati dalla Caritas diocesana di Iglesias e dalle parrocchie e da donazioni della comunità. Chiunque può donare viveri nelle parrocchie di appartenenza o portare direttamente della spesa all’Emporio. Attraverso un altro grande atto di solidarietà nel 2015 è arrivato anche il primo fondo: alla Caritas diocesana di Iglesias è stata donata la raccolta del “Miracolo di Natale”.

PROROGA DEL BANDO DI CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DI N. 20 BORSE DI STUDIO. La Caritas diocesana di Iglesias mette a disposizione delle borse di studio nell’ambito del progetto “Iscola de maduridade”

Iglesias, 14 ottobre 2016

Prorogata la scadenza del bando a martedì 8 novembre 2016, ore 12.00

Clicca qui per scaricare il testo del comunicato stampa relativo alla proroga

Tramite i “fondi 8xmille” della Chiesa cattolica, messi a disposizione della Caritas Italiana nell’ambito del progetto “Iscola de Maduridade“, la Caritas diocesana di Iglesias conferirà 60 borse di studio complessive (da assegnare nell’arco di un triennio) che consentiranno ad allievi meritevoli, ma in difficoltà, di iscriversi all’Università.

Il Concorso per l’assegnazione delle borse di studio è finanziato tramite i fondi 8×1000 della Chiesa Cattolica e il coordinamento dell’iniziativa è affidato all’équipe del progetto “Iscòla de Maduridade” della Caritas diocesana di Iglesias, presso cui è istituita la Segreteria del concorso (contattabile all’indirizzo mail idm@caritasiglesias.it).

Per l’anno accademico 2016-17, il presente bando prevede l’assegnazione di n° 20 Borse di studio di € 500,00 a coloro che si sono immatricolati (iscritti al primo anno) a un corso di Laurea triennale oppure di Laurea magistrale a ciclo unico.

Il testo integrale del bando è scaricabile al seguente link: 18-10-16-bando-integrale-idm-fice
Il modulo per la compilazione della domanda è scaricabile al seguente link: domanda bando IdM – 02-08-2016

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Visita della Delegazione Caritas Sardegna ad Haiti

Visita della Delegazione Caritas Sardegna ad Haiti, a conclusione dell’esperienza progettuale del dopo terremoto

Dal 4 al 10 settembre 2016 la Delegazione della Caritas regionale sarà presente ad Haiti per la visita delle opere sostenute dalla generosità dei sardi, all’indomani del terremoto del 2010

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Dopo la visita effettuata nel 2013, a 3 anni dal terremoto (come raccontato dal reportage di Caritas Sardegna), dal 4 al 10 settembre 2016 una piccola delegazione (rappresentata da don Angelo Pittau, direttore della Caritas diocesana di Ales-Terralba, da Raffaele Callia, direttore della Caritas diocesana di Iglesias, e da Giampiero Farru, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”) incontrerà le comunità che hanno beneficiato dell’aiuto dei sardi, in particolare nella ricostruzione di una scuola e nella realizzazione di un forno comunitario per la produzione del pane.

La scuola primaria e media, destinata a 700 ragazzi – nella zona periferica di Croix des Bouquets, nella capitale Port-au-Prince, una delle più colpite dal sisma – fa parte del Centre éducatif de la Croix des Bouquets des Filles de Marie Auxiliatrice, finanziato in sinergia con la Caritas Italiana, con le Suore Salesiane di Don Bosco e con altri organismi. La scolarizzazione della popolazione è una delle priorità degli interventi.

L’attenzione all’educazione si inserisce all’interno di una progettualità integrata, grazie all’avvio di attività produttive (come la realizzazione del forno) che mirano al raggiungimento dell’auto-sufficienza della popolazione locale.

Nel complesso il terremoto del 12 gennaio 2010 ha provocato 230mila morti e oltre 300mila feriti. Ancora oggi, si contano moltissimi sfollati.

La Delegazione Caritas sarà ospitata presso la Casa delle Suore Salesiane a Pacot (Port au Prince).

Diario della Delegazione Caritas ad Haiti (4-10 settembre 2016)
Diario del 5 settembre 2016
Diario del 6 settembre 2016
Diario del 7 settembre 2016
Diario dell’8 settembre 2016
Diario del 9 settembre 2016

Inaugurato l’Emporio della Solidarietà di Iglesias. Il primo “discount sociale” a servizio delle famiglie più fragili

Promosso dalla Diocesi di Iglesias, attraverso la Caritas diocesana e in collaborazione con il Coordinamento cittadino degli organismi socio-assistenziali di natura ecclesiale (Caritas parrocchiali, Volontariato Vincenziano, Terz’Ordine Francescano, Sodalitas), è stato aperto ad Iglesias l’Emporio della Solidarietà. Il servizio funzionerà all’interno dell’Exmà di Iglesias (ex mattatoio), in corso Colombo e intende proporsi – nella sua prima fase – come punto di raccolta e distribuzione di prodotti alimentari confezionati (pasta, riso, biscotti, olio, ecc.). I prodotti non verranno distribuiti con pacchi già predisposti ma saranno i beneficiari stessi, dopo esser stati ascoltati dagli operatori di almeno una delle realtà aderenti al progetto, a scegliere secondo le proprie necessità, come in un vero e proprio discount, in cui non si pagherà con denaro ma attraverso una carta personale conferita dopo l’ascolto.

L’inaugurazione del servizio è avvenuta nei locali dell’Emporio, lunedì 13 giugno alle 18.30, alla presenza del Vescovo, S.E. Mons. Giovanni Paolo Zedda, che ha guidato un breve momento di preghiera.

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La preghiera prima dell’inaugurazione

COME E CHI PUÒ ACCEDERE ALL’EMPORIO. Il progetto dell’Emporio è reso possibile grazie alla collaborazione degli operatori volontari coinvolti nel Coordinamento cittadino. Per circa due anni gli operatori hanno seguito un percorso comune di formazione all’ascolto e alla gestione di un software (Ospoweb) in grado di condividere, a livello informatico, le informazioni raccolte durante i colloqui (nel pieno rispetto della legge sulla privacy). Chi ha necessità non dovrà recarsi direttamente all’Emporio, ma contattare uno dei luoghi di ascolto della rete: Parrocchie cittadine, Centro di ascolto della Caritas diocesana, Caritas parrocchiali, sedi del Volontariato vincenziano cittadino, Terz’Ordine francescano della Chiesa conventuale di San Francesco. Qui i volontari faranno ascolto e valuteranno le richieste, anche quelle di natura alimentare. Una volta accreditate, le persone potranno recarsi all’Emporio dove potranno scegliere loro stesse i viveri dagli scaffali, come in un negozio. Avranno a disposizione una carta magnetica cui sarà assegnato un credito spendibile. Tale credito è attribuito seguendo diversi parametri, fra cui l’ampiezza del nucleo familiare; la tipologia, l’intensità e la durata del disagio; l’ISEE, ecc. La carta magnetica è personale ed è identificata attraverso un codice. I dati raccolti dai Centri della rete del Coordinamento confluiranno in un database che permetterà immediatamente di capire chi si è rivolto ai vari servizi territoriali, compreso l’Emporio, evitando duplicazioni di interventi e percorsi di tipo assistenziale.

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Un momento dell’inaugurazione

LE RISORSE. Le prime risorse sono i volontari che generosamente si mettono a disposizione dei loro concittadini più bisognosi, sin dalla fase dell’ascolto (con la possibilità, per chi lo richiede, di poter esser accolto e ascoltato in uno dei diversi punti della rete del Coordinamento). La dotazione alimentare sarà costituita dai viveri assegnati dall’AGEA alle Caritas parrocchiali, dai prodotti acquistati dalla Caritas diocesana di Iglesias, dalla generosità delle Parrocchie, ma anche dalla disponibilità di singoli cittadini e famiglie, che possono o conferire dei viveri nelle rispettive Parrocchie di appartenenza o portare direttamente della spesa nei locali dell’Emporio. Altre iniziative solidaristiche – come è stato nei giorni precedenti al Natale 2015 (in occasione dell’evento denominato “Miracolo di Natale”) – possono contribuire a garantire la continua dotazione del “fondo alimentare”.

A cura di Miriam Cappa

“Economia migrante tra integrazione, lavoro e sfruttamento”. Un convegno della Caritas diocesana di Iglesias

Il manifesto dell’evento

Il 22 aprile 2016 (con inizio alle 9.15), nella sala Conferenze della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, la Caritas diocesana di Iglesias organizza un convegno dal titolo “Economia migrante tra integrazione, lavoro e sfruttamento”.

L’iniziativa intende sollecitare una riflessione sugli aspetti positivi dell’immigrazione, vista come una risorsa per l’economia dei territori interessati dal fenomeno. Importante, infatti, è la presenza di lavoratori e d’imprenditori stranieri che contribuiscono all’economia locale anche in termini di lavoro, offerto non solo ai migranti, ma anche talvolta alla manodopera locale.

A fronte di quest’aspetto positivo, il convegno intende soffermarsi su un aspetto negativo, costituito dal fenomeno dello sfruttamento del lavoro: una piaga purtroppo molto diffusa nel nostro Paese (soprattutto al Sud), che toglie dignità alla persona, sottrae risorse al sistema fiscale, non contribuisce all’integrazione e soprattutto minaccia l’equilibrio sociale.

In occasione del convegno sarà presentato il progetto “Il pozzo di Giacobbe”, uno sportello di ascolto itinerante che l’Area immigrazione della Caritas diocesana ha attivato nei Centri di ascolto della Diocesi.

L’esperienza, realizzata grazie a un finanziamento della CEI (Fondi 8 per mille Italia), verrà raccontata dall’operatrice Aurora Fonnesu. Seguiranno le riflessioni su “Rapporto imprenditoria e immigrazione” (Franco Pittau, Fondatore di Idos Centro Studi Ricerche), “Criticità inerenti all’imprenditoria straniera a livello nazionale” (Giuseppe Bea, presidente Onimpresa Osservatorio Nazionale Imprese), “Normativa sul lavoro dei migranti” (Gianni Loy, ordinario Diritto del Lavoro Università di Cagliari), “Criticità inerenti all’imprenditoria straniera a livello locale” (Natalka Bandylyuk, operatrice ACLI). Concluderà Raffaele Callia, direttore della Caritas diocesana di Iglesias, mentre l’iniziativa sarà coordinata dalla giornalista Elvira Usai.

I saluti d’apertura sono affidati a S.E. Mons. Giovanni Paolo Zedda (Vescovo di Iglesias), Giuseppe Casti (Sindaco di Carbonia) e Giuliana Perrotta (Prefetto di Cagliari).

A cura di Miriam Cappa