Contrasto della povertà educativa. La Caritas conferisce gli “assegni di studio” agli studenti meritevoli delle scuole di Carbonia, Buggerru, Fluminimaggiore, Santadi e Sant’Antioco

Da tempo la Caritas diocesana di Iglesias offre il proprio contributo nella lotta alla dispersione scolastica e nel contrasto della povertà educativa, che si fa sempre più insistente nelle comunità del Sulcis-Iglesiente. Diverse le misure d’intervento adottate anche quest’anno, in un’ottica di prevenzione e contenimento del disagio giovanile. Nell’ambito dell’iniziativa progettuale denominata “Famiglie che si aiutano”, a conclusione dell’Anno scolastico 2018-2019, la Caritas ha conferito degli assegni di studio agli studenti meritevoli che si sono distinti, pur fra diverse difficoltà, per il loro impegno nella scuola secondaria.

La misura specifica degli “assegni di studio”, che si avvale di risorse messe a disposizione dal “Fondo di Solidarietà” della Diocesi di Iglesias, è stata proposta dalla Caritas diocesana quale “servizio segno” per contrastare l’abbandono scolastico e incoraggiare i giovani nella prosecuzione degli studi. Lo studio, infatti, rappresenta una risposta insostituibile nel percorso di autonomia delle generazioni e dunque dell’intera comunità. Gli elevati indici di dispersione scolastica del territorio suonano come un urgente campanello di allarme; una risposta a questi problemi, dunque, costituisce un impegno concreto nel contrasto della povertà, compreso quella educativa. La misura degli “assegni di studio” vuole essere un segno semplice ma concreto per sostenere l’impegno dei giovani nella costruzione del loro futuro e di quello della comunità in cui vivono.

A Sant’Antioco la breve cerimonia di consegna si è svolta il 18 maggio nella biblioteca del Liceo Scientifico “E. Lussu”, alla presenza del prof. Orsolino Murgia, delegato della dirigente prof.ssa Rosanna Sardu, del direttore della Caritas, Raffaele Callia, e di un referente del Centro d’ascolto interparrocchiale “San Francesco e Santa Chiara” di Sant’Antioco. Sono stati consegnati gli “assegni di studio” del valore di 200 euro ciascuno a 5 alunni: due del Liceo scientifico “E. Lussu” e tre dell’IPIA “E. Loi”. Nello stesso giorno, la cerimonia di consegna è stata ripetuta nella sede dell’IPIA di Carbonia, dove la rappresentanza della Caritas è stata accolta dalla dirigente prof.ssa Rosanna Sardu. Sono state consegnati altri 5 “assegni di studio” agli alunni degli Istituti di Istruzione Superiore “E. Loi”, “Gramsci-Amaldi”, “Angioy” e “Beccaria”. I beneficiari e i genitori presenti hanno ringraziato per il riconoscimento e lodato l’iniziativa per il suo significato pedagogico-sociale.

Giovedì 23 maggio 2019, invece, è stata la volta degli alunni di Fluminimaggiore e Buggerru. Negli edifici scolastici di entrambi i paesi, isolati e spesso dimenticati dalle istituzioni, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vincitori degli “assegno di studio”, che ha visto coinvolti i ragazzi, gli insegnanti, il direttore e alcuni operatori della Caritas, fra cui una rappresentante del Centro di ascolto interparrocchiale “Mater Misericordiae” di Buggerru-Fluminimaggiore. Si è trattato anche in questo caso di un segno di incoraggiamento per i piccoli studenti, un invito a rimboccarsi le maniche e una preziosa occasione per ricordare loro quanto lo studio sia importante e fondamentale per la crescita e la formazione di valide risorse, che andranno a supportare le proprie famiglie e l’intera società.

Il 30 maggio è stato il turno degli studenti della quinta classe dell’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “S. Cettolini” di Santadi. Anche in questo caso i ragazzi hanno avuto un riconoscimento dalla Caritas diocesana di Iglesias per essersi distinti nell’impegno scolastico, ottenendo ottimi voti, come sostenuto dagli insegnanti e dalla dirigente scolastica. Anche con questa consegna degli assegni di studio si è ancora una volta esplicitata l’azione della Caritas che, come da statuto, svolge una funzione prevalentemente pedagogica; mira, infatti, a far comprendere ai ragazzi l’importanza dello studio come strumento per il raggiungimento dell’autonomia personale, nonché di una formazione generale e specifica. In un territorio a vocazione agricola, come quello del basso Sulcis, per fortuna sono ancora molti i giovani attratti dalla possibilità di vivere a contattato con la natura, ridonando anche valore ad attività che per secoli hanno fatto da traino per l’economia locale. Presenti alla consegna, oltre al direttore della Caritas diocesana, anche alcuni collaboratori della Caritas, fra cui le volontarie del Centro di ascolto interparrocchiale “Madre Teresa di Calcutta” di Santadi. All’incontro ha preso parte anche l’Animatrice di Comunità del “Progetto Policoro”, Marta Cocco, che ha presentato le opportunità offerte dal Progetto creato nel 1995 da don Mario Operti (Policoro è la città lucana dove nacque il progetto), per dare la possibilità ai giovani di creare delle piccole imprese e continuare a sperare nel futuro. Gli studenti di Santadi hanno potuto così conoscere diverse iniziative promosse anche grazie a questo progetto, come l’attività avviata da un’apicultrice della zona.

Sabato 6 luglio sarà la volta degli studenti di Iglesias, nell’ambito di una iniziativa che, in collaborazione con la Società Operaia e Industriale di Mutuo Soccorso, intenderà associare il conferimento degli assegni di studio ad una cerimonia (che si terrà al mattino presso l’Aula magna dell’Istituto Asproni) alla memoria di due minatori del territorio, distintisi per le loro lotte a tutela del lavoro.

Emanuela Frau, Caterina Moro, Chiara Pusceddu

“Una testimonianza d’Amore che evangelizza”. X Convegno regionale delle Caritas parrocchiali: l’introduzione del Delegato regionale

Sabato 25 maggio 2019, a Mogoro (nell’Anfiteatro comunale, via del Campo) dalle 9.30 alle 13, si è tenuto il X Convegno regionale delle Caritas parrocchiali, dal titolo Una testimonianza d’Amore che evangelizza. L’iniziativa, aperta anche alle realtà caritative di natura ecclesiale, pone al centro il servizio della testimonianza della Carità coniugandolo, al medesimo tempo, con il compito di annunciare il Vangelo.

A seguire il testo dell’introduzione al Convegno proposto dal Delegato regionale della Caritas, Raffaele Callia


Introduzione al Convegno

Il titolo del tema scelto per questo decimo convegno pone al centro chiaramente l’obiettivo di coniugare, nella vita ordinaria di ogni membro della Chiesa, la testimonianza della Carità con l’annuncio del Vangelo.

Soprattutto in questi ultimi anni, col moltiplicarsi di progetti, servizi e opere caritative un po’ ovunque, anche nelle nostre Chiese locali si avverte il pericolo – che rischia di trasformarsi in subdola tentazione di mero efficientismo – di rimanere schiacciati sull’attivismo e sul “fare affannoso”, perdendo di vista un compito essenziale per ogni battezzato, vale a dire “essere” annunciatori autentici e testimoni credibili del Vangelo. Un tema, dunque, che appare particolarmente urgente nella vita delle nostre comunità, a cominciare dalle Parrocchie.

Proprio ieri l’altro, in occasione della Messa celebrata a San Pietro per l’apertura della XXI Assemblea generale della Caritas Internationalis – la confederazione delle oltre 160 Caritas nazionali di tutto il mondo – Papa Francesco ha ribadito come la Chiesa non debba essere una sorta di “modellino perfetto”, che si compiace di se stessa, della propria organizzazione e che risponde a “logiche di tipo aziendale”. Essa, invece, è chiamata allo slancio evangelico.

Riferendosi alla storia delle prime comunità cristiane, il Papa ha tracciato l’itinerario di una “Chiesa sempre in cammino”. Una Chiesa che poggia su tre elementi essenziali: “l’umiltà dell’ascolto, il carisma dell’insieme, il coraggio della rinuncia”. Una Chiesa dove non ci sia “la tentazione dell’efficientismo”.

“Povere, quelle Chiese particolari – dice il Papa – che si affannano tanto nell’organizzazione, nei piani, di avere tutto chiaro, tutto distribuito. A me fa soffrire. Gesù non ha vissuto così, ma in cammino, senza temere gli scossoni della vita. Il Vangelo è il nostro programma di vita, lì c’è tutto. Ci insegna che le questioni non si affrontano con la ricetta pronta e che la fede non è una tabella di marcia, la fede è una “Via” (At 9,2) da percorrere insieme, sempre insieme, con spirito di fiducia”.

Con questo spirito ci siamo ritrovati oggi, come comunità di persone amate da Dio e innamorate di Lui; persone che giungono da diverse parti dell’Isola, con storie diverse ed esperienze differenti ma tutte accomunate dal privilegio di servire il Signore ogni giorno attraverso il servizio ai poveri.

La nostra regione ecclesiale si compone di 10 Diocesi e comprende complessivamente 619 Parrocchie. Come in altre regioni d’Italia, non in tutte è presente una Caritas parrocchiale, con un’organizzazione stabile e dotata di volontari e servizi, ma a tutte è comunque richiesta un’attenzione specifica alla testimonianza della Carità, come dimensione imprescindibile della vita della Chiesa (unitamente all’evangelizzazione e alla vita sacramentale). Peraltro, a tutte le Parrocchie è chiesto di vivere nella comunione ecclesiale con le proposte e i servizi promossi dalle Caritas diocesane. Quest’ultime, d’altro canto, hanno nella promozione e nell’accompagnamento delle Caritas parrocchiali uno dei compiti principali del loro servizio. Tema assai importante e che, nell’affanno di dare risposte immediate nelle continue emergenze, rischia di essere trascurato se non addirittura abbandonato.

È sempre bene ricordare che la Caritas parrocchiale è da considerare nell’ordine dei mezzi e non dei fini. Il fine è che la Parrocchia viva quotidianamente il comandamento dell’Amore evangelico e sia nel territorio segno di speranza e di prossimità concreta.

La Caritas parrocchiale ha allora senso se serve ad aiutare la Parrocchia a realizzare una delle sue funzioni vitali: lo spirito e la pratica dell’Amore, affinché la comunità si renda credibile e riconoscibile da tutti. Ha senso se serve: a prendere piena coscienza del rapporto indissolubile tra catechesi, liturgia e carità; a favorire un cambiamento di mentalità e di prassi, passando dalla delega in favore di alcuni alla partecipazione di tutta la comunità; a passare dall’elemosina e dalla mera assistenza fine a se stessa alla promozione umana integrale dei poveri e alla condivisione fraterna con i poveri. Ha senso se serve a passare dalla semplice conoscenza dei bisogni al “farsene carico”; a passare dalle risposte emotive e sporadiche al servizio organico e sistematico.

Per comprendere questo c’è bisogno di riscoprire quelle che sono le premesse teologiche e pastorali del servizio caritativo, come dimensione complementare della evangelizzazione. Ecco perché abbiamo pensato di chiedere a don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, di offrirci un suo contributo in proposito.

C’è anche bisogno di condividere le esperienze concrete, ascoltare la testimonianza di quanti vivono come noi, in modi differenti, l’impegno di una testimonianza della carità che sappia incarnarsi in tutte le dimensioni della vita della Chiesa. Ecco perché ci verranno raccontate tre esperienze provenienti da tre Diocesi della Sardegna. Tengo a precisare che non sono le uniche e forse neanche le migliori, ma sono indicative delle fatiche quotidiane che siamo chiamati a sostenere, dei sani errori che commettiamo per costruire le proposte e anche dei risultati positivi che possono essere replicati, adattandoli alle varie situazioni.

Con questo spirito iniziamo i nostri lavori e dunque auguro ad ognuno di voi un buon convegno.

Raffaele Callia
Delegato regionale Caritas Sardegna
Mogoro, 25 maggio 2019

Consegna degli assegni di studio agli studenti di Santadi, Sant’Antioco e Carbonia

Un momento della cerimonia a Santadi

Sabato 18 maggio 2019, presso gli Istituti “Beccaria” di Santadi, “E. Lussu” ed “E. Loi” di Sant’Antioco, “Angioy”, “Gramsci Amaldi”, “Beccaria” ed “E. Loi” di Carbonia, verranno conferiti degli “assegni di studio” agli studenti che si sono distinti per il loro profitto nel corso dell’Anno scolastico.
L’iniziativa rientra nel progetto Famiglie che si aiutano, promosso dalla Caritas diocesana. La misura specifica degli “assegni di studio”, che si avvale di risorse messe a disposizione dal “Fondo di Solidarietà” della Diocesi di Iglesias, è stata proposta dalla Caritas diocesana quale “servizio segno” per contrastare l’abbandono scolastico ed incoraggiare i giovani nella prosecuzione degli studi. Lo studio, infatti, rappresenta una risposta insostituibile nel percorso di autonomia delle generazioni e dunque dell’intera comunità.

«Gli elevati indici di dispersione scolastica – sostiene Raffaele Callia, direttore della Caritas diocesana di Iglesias – suonano come un urgente campanello di allarme. Una risposta a questi problemi costituisce un impegno concreto nel contrasto della povertà, compreso quella educativa. La misura degli “assegni di studio” vuole essere un segno semplice ma concreto per sostenere l’impegno dei giovani nella costruzione del loro futuro e di quello della comunità in cui vivono».

La Caritas diocesana

Domenica 31 marzo 2019, IV domenica di Quaresima – “Giornata della carità”

La delegazione greca incontra la Diocesi di Iglesias (ottobre 2017)

Indicazioni del Vescovo per vivere personalmente e comunitariamente la “Giornata della carità”

Domenica 31 marzo 2019, quarta domenica di Quaresima, anche la nostra Chiesa diocesana è chiamata a celebrare la “Giornata della carità”. Per la nostra comunità si propongono occasioni di riflessione, gesti di solidarietà e momenti di preghiera orientati alla testimonianza della Carità, che è anzitutto Amore proveniente da Dio.

Preghiera (Via Crucis di Venerdì 28 marzo) e celebrazione eucaristica del 31

Per quanto possibile, in occasione della Via Crucis che le Parrocchie proporranno il venerdì 28, si utilizzino dei testi con riflessioni che aiutino la comunità cristiana a meditare sull’importanza della Carità nella vita di fede di ogni battezzato.

Si viluppi in ogni caso una particolare attenzione, in occasione della celebrazione eucaristica di domenica 31, alle tante povertà presenti nel nostro territorio e a quelle che affliggono tanti nostri fratelli in diverse parti del mondo, compreso la Grecia: realtà nei confronti della quale la Chiesa sarda sta esprimendo una particolare sollecitudine grazie anche al progetto di “Gemellaggio solidale” voluto a suo tempo da Papa Benedetto XVI e che vede la Diocesi di Iglesias operosamente coinvolta già da qualche anno.

Inoltre, chiediamo che vengano contemplate delle specifiche intenzioni nella preghiera dei fedeli, proponendo uno o più invocazioni riguardanti i poveri e le povertà del nostro territorio e della Grecia. Nel link a seguire si propongono delle invocazioni come esempio:

Formulario delle preghiere dei fedeli marzo 2019

Prossimità concreta per i poveri delle Chiesa locale e della Chiesa di Salonicco (Grecia)

Esortiamo affinché nella celebrazioni eucaristiche di domenica 31 le collette siano indirizzate al sostegno dei poveri, valorizzando in particolare il Fondo di Solidarietà diocesano, che in tutti questi anni di crisi economica è stato in grado di far fronte a diverse emergenze. Si rammenta che quest’ultimo viene regolarmente adoperato per sostenere il microcredito rivolto a famiglie in difficoltà e incoraggiare piccole imprese, oltre che, sul fronte dell’occupazione, per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Le collette raccolte in occasione della celebrazione di domenica 31 (questa imperata) saranno destinate in parte anche al progetto di ristrutturazione di un Centro di ascolto che svolgerà il proprio servizio presso la Chiesa dell’Immacolata Concezione di Salonicco (Grecia), grazie al progetto che vede gemellate le Caritas della Sardegna con la Caritas di Salonicco.

Raccomando che si viva al meglio questa Giornata, come momento privilegiato nel cammino quaresimale della nostra Chiesa locale.

+ Giovanni Paolo Zedda

 

 

Per versare la “Questua imperata” di domenica 31 marzo
DIOCESI DI IGLESIAS – FONDO DI SOLIDARIETA’
Conto corrente postale: IT 73 P 07601 04800 000095753943

“Miracolo di Natale 2018”: i risultati della raccolta donata all’Emporio della Solidarietà

Alcune migliaia di confezioni in tutto fra pasta, riso, dolciumi, tonno, olio, zucchero, caffè, latte, pelati, omogeneizzati e tanti altri alimenti che permetteranno di venire incontro a molte famiglie in difficoltà. È questo il frutto della donazione arrivata alla Caritas diocesana di Iglesias attraverso il “Miracolo di Natale 2018”, la manifestazione ideata oltre 20 anni fa da Gennaro Longobardi e che da tre anni viene realizzata anche ad Iglesias, grazie alla generosa collaborazione di un gruppo di volontari formato da associazioni, artisti e cittadini che si sono prodigati per organizzare questa iniziativa solidaristica.

L’Emporio della Carità costituisce un’innovativa opera-segno della Caritas diocesana, grazie alla quale si è evoluto il servizio della distribuzione delle risorse alimentari cittadine affidate a Parrocchie, movimenti e associazioni che da sempre sostengono chi si trova in difficoltà.

La raccolta è diventata ormai una tradizione e gli iglesienti anche questa volta hanno generosamente risposto all’appello del “Miracolo di Natale”, dando un conforto in più a chi ne ha bisogno.

La Caritas diocesana di Iglesias, a nome dei beneficiari di tale raccolta, esprime sentimenti di gratitudine verso tutte le persone, volontari, associazioni, organismi, realtà ecclesiali, enti, istituzioni e semplici cittadini che si sono spesi nel rendere possibile questa iniziativa. Si esprime una particolare gratitudine in favore di (in ordine alfabetico): A.N.F.I. (sezione di Iglesias); Amici della vita; Arst di Iglesias e Carbonia; Asilo Babylandia; A.N.M.I. (sezione di Iglesias), Associazione Atletica Iglesias; Associazione culturale “Arti e mestieri”; Associazione Jolao; Associazione nazionale Carabinieri (sede di Iglesias); Associazione “Quartiere Fontana”; Associazione Qubas; Associazione “Sagittarii Vagantes”; AUSER; “Castellani de Gioiosa Guardia”; Centro Città (promotrice principale); Centro privata assistenza; Cineclub Iglesias; Circolo ACLI Iglesias; Comando Polizia di Stato di Iglesias; Comando Vigili del Fuoco di Iglesias; Comando Vigili Urbani di Iglesias; Compagnia d’Arme; Corali di Iglesias; CRAL FMS; Euralcoop; Farmacie di Iglesias; “Gremio vignaioli, contadini, calzolai e armati di vigna”; Gruppo musici “Villae Ecclesiae”; Gruppo musici, sbandieratori “Santa Lucia”; Gruppo Scout Iglesias 2; Hair 3.0; Istituti scolastici di Iglesias (Primarie, Secondarie di primo e di secondo grado); Le “Farfalle” delle Acli; Parrocchie di Iglesias; Parruccheria “Mani di forbice”; Presidio ospedaliero CTO; Proloco Iglesias; Radio Iglesias; Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias; Società Balestrieri; Società quartieri medioevali Villa ecclesiae; Supermercato PAM Iglesias.

A seguire l’elenco dettagliato dei prodotti donati in occasione dell’evento svoltosi mercoledì  19 dicembre 2018, nel tragitto da Piazza Lamarmora verso Corso Matteotti.

Quantità Prodotto Informazioni specifiche
1.920 Pasta Kilogrammi
69 Farina Kilogrammi
201 Sale fino Pacchi
53 Sale grosso Pacchi
422 Latte Litri
454 Zucchero Pacchi da 1 Kg
83 Caffè Pacchi da 250 grammi
29 Olio extravergine di oliva Bottiglie da 1 litro
159 Olio di semi Bottiglie da 1 litro
324 Tonno Scatolette
28 Carne Scatolette
330 Passata di pomodoro Bottiglie/Brick
172 Pomodori pelati Barattoli da 800 grammi
1.044 Pomodori pelati Barattoli da 400 grammi
30 Riso Pacchi da 500 grammi
157 Riso Pacchi da 1 Kg
794 Legumi misti Barattoli
1.019 Dolciumi Confezioni
66 Panettoni Confezioni
899 Omogeneizzati Confezioni
23 Latte per l’infanzia Brick
63 Pasta per l’infanzia Scatolette
80 Biscotti per l’infanzia Scatolette
50 Pastine prima pappa Scatolette
24 Confezioni
293 Succhi di frutta Brick
14 Confetture Vasetti
3 Frutta sciroppata Vasetti
6 Sugo pronto Vasetti
5 Cotechino Pezzi
27 Polenta Scatole
13 Scottex Confezioni
71 Pannolini Pacchi
68 Pannolini sfusi Bustine
12 Acqua naturale Bottiglie

Dal giorno dell’inaugurazione del servizio (13 giugno 2016) l’Emporio della Solidarietà cerca di far fronte ai bisogni alimentari di molti nuclei familiari (ad oggi sono oltre 500 le persone aiutate direttamente o indirettamente). I prodotti alimentari più consumati sono: pasta, latte, legumi, passata di pomodoro, pelati, cibi in scatola (come tonno o carne), alimenti per neonati, biscotti, fette biscottate e zucchero. Da pochi mesi, a seguito di un’apposita autorizzazione rilasciata dall’Azienda Sanitaria Locale,  sono disponibili anche i prodotti “freschi”, quali formaggi, burro e insaccati.

L’Emporio della Solidarietà si trova in uno degli spazi dell’ex mattattoio comunale ed è nato dalla collaborazione tra la Caritas diocesana di Iglesias (che ne ha promosso il progetto), le Caritas parrocchiali, il Volontariato Vincenziano, il Terz’Ordine Francescano e la Sodalitas. I gruppi hanno intrapreso un percorso di formazione per collaborare al meglio e fornire un intervento in cui il servizio non sia solo un modo per tamponare l’emergenza ma costruire una via di uscita insieme alle persone.

All’Emporio i prodotti non sono distribuiti con pacchi già predisposti ma sono i beneficiari stessi, dopo esser stati ascoltati dagli operatori dei Centri di almeno una delle realtà aderenti al progetto, a scegliere secondo le proprie necessità, come in un vero supermarket. Non si paga con denaro ma attraverso una carta personale che contiene dei crediti, attribuiti in base a diversi parametri, fra cui: l’ampiezza del nucleo familiare; la tipologia, l’intensità e la durata del disagio; l’ISEE e altri indicatori. La carta magnetica è personale ed è identificata attraverso un codice. I dati raccolti dai Centri della rete del Coordinamento confluiscono in un database che permette immediatamente di capire chi si è rivolto ai vari servizi territoriali, compreso l’Emporio, evitando pertanto duplicazioni d’interventi.

Se si vuole contribuire con una donazione in viveri si può passare direttamente all’Emporio della Solidarietà, in corso Colombo (Exmà) il lunedì (dalle 15.30 alle 18.30) o il giovedì e il venerdì (dalle 9.00 alle 12.00). È a disposizione anche il telefono (328.8431596) e un indirizzo di posta elettronica (emporio@caritasiglesias.it).

La Caritas diocesana

Presentazione del primo Rapporto diocesano su povertà ed esclusione sociale

Un momento della presentazione del Rapporto (Sala Polifunzionale del Comune di Carbonia)

Il 30 novembre, nella Sala Polifunzionale del Comune di Carbonia, l’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse (OPR) della Diocesi di Iglesias ha presentato il “Rapporto diocesano sulle povertà 2018”. Hanno preso parte all’iniziativa il Vescovo, Mons. Zedda, il Sindaco (Paola Massidda) e l’Assessore alle politiche Sociali (Loredana La Barbera) del Comune di Carbonia, Amministratori del territorio, sacerdoti, rappresentanti di numerose associazioni di volontariato e un folto pubblico, a dimostrare l’attenzione e la sensibilità verso il tema affrontato.

Nel suo intervento, il Vescovo ha richiamato i concetti principali espressi dal Pontefice nel messaggio per la II Giornata mondiale dei poveri, sottolineando come l’attenzione alle storie, ai volti, alle sofferenze dei fratelli, alle situazioni di povertà antiche e nuove debbano costituire lo stile di vita delle comunità cristiane, chiamate a testimoniare quotidianamente la carità. La Chiesa esprime questa particolare attenzione con numerose azioni e servizi ma, allo stesso tempo, con la consapevolezza di non poter offrire da sola risposte risolutive; per questo motivo ricerca e promuove forme di collaborazione con altri soggetti, ecclesiali e non, pubblici e privati.

Con l’obiettivo di acquisire un’adeguata competenza nella lettura dei bisogni, delle povertà, dell’emarginazione presenti nel territorio, è nato l’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse (OPR), uno strumento che la Chiesa diocesana, attraverso la Caritas, mette a disposizione della comunità cristiana ma anche delle  istituzioni civili e dell’opinione pubblica nel suo complesso.

Il Rapporto diocesano sulle povertà, presentato in quest’occasione, vuole appunto essere di stimolo per un  approfondimento delle situazioni di povertà, di disagio, di emarginazione e di esclusione sociale vissute da molte famiglie del territorio, rilevate dall’OPR, attraverso le informazioni registrate dai Centri di ascolto Caritas presenti nel territorio. Il più importante gesto di carità che come Chiesa siamo chiamati a compiere nei confronti del prossimo è appunto quello di ascoltare: per renderlo concreto prendono avvio in Caritas i Centri di ascolto attraverso i quali, ogni persona che vi si rivolge, può sentirsi accolta e riconosciuta.

Nel Rapporto (consultabile qui)  sono riportati, oltre al profilo socio-anagrafico delle persone ascoltate nel triennio 2015-2017, i bisogni, le richieste e gli interventi che la Caritas opera insieme ad altri soggetti ecclesiali e non. I dati riportati si riferiscono alle persone transitate almeno una volta nei Centri di ascolto o in altre opere segno della Caritas o di ispirazione cristiana. Il primo colloquio segna l’avvio di un percorso di relazione e accompagnamento che implica diversi incontri: infatti, alle 740 persone ascoltate, nel 2017, corrispondono oltre 5.000 colloqui sostenuti dagli operatori.

Capire quali siano i bisogni delle persone dipende molto dalla capacità di analisi e dalla sensibilità di chi conduce l’ascolto poiché non sempre essi sono direttamente espressione delle richieste avanzate, ma possono essere riconducibili a situazioni di difficoltà o disagio vissute all’interno del nucleo familiare di cui la persona è portavoce (nel 2017 sono stati rilevati per il 33,9% bisogni di tipo economico e per il 28,5% problemi di occupazione/lavoro, tenuto conto del fatto che il 60,7% delle persone ascoltate è disoccupato). Per quanto riguarda le risposte, nel corso del 2017, a fronte delle 6.007 registrazioni di richieste d’aiuto, i dati dei Centri di ascolto hanno permesso di rilevare 5.620 interventi. Il tipo di intervento posto in essere più frequentemente dagli operatori è la fornitura di beni e servizi materiali (73,0%). Diversi gli interventi sul versante economico e del microcredito. Vi sono anche interventi dedicati in modo particolare ai giovani (nuovi poveri), il cui valore aggiunto è dato dalla sinergia con le istituzioni scolastiche della Diocesi: grazie alla sensibilità dei dirigenti e degli insegnanti, vengono individuati per ogni istituto degli studenti che si siano distinti per profitto e al tempo stesso si trovino in una situazione familiare di difficoltà. A loro vengono destinati degli assegni di sostegno allo studio, come incentivo a proseguire il proprio percorso scolastico.

A proposito dei progetti di promozione umana integrale promossi dalla Caritas diocesana, ha destato particolare interesse la proposta degli “Orti solidali di Comunità”, una delle risposte offerte per provare ad accogliere i bisogni, il disagio, prima di tutto sicuramente dal punto di vista umano; ciò rappresenta anche un tentativo di accompagnamento verso nuovi orientamenti professionali e di vita. È stato proiettato un video sull’esperienza in atto; un video di forte impatto che è stato seguito con grande interesse da tutti i presenti. Una risposta che va nella giusta direzione, come hanno sottolineato il sindaco e l’Assessore alle politiche sociali del comune di Carbonia.

La Caritas diocesana

 

Presentazione del Rapporto diocesano sulle povertà 2018

Venerdì 30 novembre 2018, alle ore 16.30,
presso il Centro polifunzionale del Comune di Carbonia sarà presentato il
Rapporto diocesano sulle povertà 2018, redatto dall’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse della Diocesi di Iglesias.
L’evento è rivolto sia alla comunità ecclesiale sia alla società civile del territorio diocesano e vuole rappresentare un momento di condivisione e approfondimento delle situazioni di disagio e difficoltà vissute da molte famiglie del territorio, rilevate dall’Osservatorio attraverso le informazioni registrate dai Centri di ascolto Caritas presenti nelle città di Buggerru/Fluminimaggiore, Carbonia, Iglesias, Santadi e Sant’Antioco.

All’iniziativa prenderanno parte: il Vescovo di Iglesias, S.E. Mons. Giovanni Paolo Zedda, il direttore della Caritas diocesana di Iglesias, Raffaele Callia, il Sindaco del Comune di Carbonia, Paola Massidda, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carbonia, Loredana La Barbera, il referente e i componenti dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse della Diocesi di Iglesias e dell’Area Promozione Umana della Caritas diocesana.

Scarica qui il Rapporto diocesano sulle povertà 2018

La Caritas diocesana

Indicazioni del Vescovo per vivere personalmente e comunitariamente la Seconda giornata mondiale dei poveri

Il logo della Seconda Giornata Mondiale dei Poveri

Domenica 18 novembre 2018, XXXIII domenica del Tempo Ordinario, anche la nostra Chiesa diocesana è chiamata a celebrare la seconda Giornata Mondiale dei Poveri, che quest’anno è guidata da un messaggio del Papa col titolo “Questo povero grida e il Signore lo ascolta” (Sal 34,7). Anche per la nostra comunità si propongono occasioni di riflessione, gesti di solidarietà e momenti di preghiera, per i poveri e con i poveri. 

Preghiera per i poveri e con i poveri

Per quanto possibile, nelle celebrazioni eucaristiche si condivida il messaggio del Santo Padre Francesco proposto per l’occasione, dal titolo “Questo povero grida e il Signore lo ascolta”, disponibile integralmente nel portale della Santa Sede al seguente link e il cui estratto è pubblicato nel nostro giornale diocesano (consultabile anche qui):

(http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/poveri/documents/papa-francesco_20180613_messaggio-ii-giornatamondiale-poveri-2018.html)

Si viluppi in ogni caso una particolare attenzione a questi temi durante le celebrazioni eucaristiche. Inoltre, chiedo che vengano contemplate delle specifiche intenzioni nella preghiera dei fedeli, di cui si propone come esempio un formulario.

Prossimità concreta per i poveri e con i poveri

Esorto affinché nella celebrazioni eucaristiche, prefestive e festive, le collette siano indirizzate al sostegno dei poveri delle comunità parrocchiali (valorizzando in particolare i servizi caritativi presenti) e del Fondo di Solidarietà diocesano. Si rammenta che quest’ultimo viene regolarmente adoperato per sostenere il microcredito rivolto a famiglie in difficoltà e incoraggiare piccole imprese, oltre che, sul fronte dell’occupazione, per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, con regolare assunzione temporanea, mirando a far maturare perlomeno il diritto all’indennità di disoccupazione.

DIOCESI DI IGLESIAS – FONDO DI SOLIDARIETA’
Conto corrente postale: IT 73 P 07601 04800 000095753943

Siano promosse collette alimentari in tutte le parrocchie della Diocesi, destinandole alle famiglie bisognose delle rispettive comunità parrocchiali, anche in questo caso valorizzando in particolare i servizi caritativi presenti (Caritas parrocchiali, Volontariato Vincenziano, ecc.). Le parrocchie delle Foranie di Iglesias, Carbonia e Sant’Antioco potranno anche destinare i viveri raccolti ai rispettivi Empori della Solidarietà e Centri unici di raccolta e distribuzione.

Maggiore consapevolezza sui poveri e sulle povertà

Il tema delle povertà è assai complesso e, come ci insegnano gli studi e le ricerche esistenti, è un fenomeno multidimensionale. Sentiamo dunque l’urgenza di sviluppare una maggiore consapevolezza, anzitutto umana ed esperienziale, attraverso l’incontro quotidiano con quanti, con la propria debolezza e fragilità, esprimono il volto del Signore Gesù. Altrettanto importante è l’avere contezza della portata del fenomeno nella sua complessità, anche attraverso il servizio di quanti, all’interno della Chiesa, come nel caso della Caritas, ascoltano e osservano sistematicamente il disagio dei nostri fratelli. A questo proposito segnalo che la Delegazione regionale della Caritas, il 22 novembre p.v., presenterà ad Olbia il “Report su povertà ed esclusione sociale in Sardegna 2018” (disponibile da quel giorno sul portale www.caritassardegna.it). A livello locale, invece, venerdì 30 novembre, alle 16.30 a Carbonia (presso la Sala polifunzionale del Comune), la Caritas diocesana presenterà il primo Rapporto diocesano sulle povertà.

Raccogliendo l’invito del Santo Padre Francesco e facendo nostre le sue parole, raccomando che si viva al meglio questa Giornata Mondiale “come un momento privilegiato di nuova evangelizzazione. I poveri ci evangelizzano, aiutandoci a scoprire ogni giorno la bellezza del Vangelo. Non lasciamo cadere nel vuoto questa opportunità di grazia. Sentiamoci tutti, in questo giorno, debitori nei loro confronti, perché tendendo reciprocamente le mani l’uno verso l’altro, si realizzi l’incontro salvifico che sostiene la fede, rende fattiva la carità e abilita la speranza a proseguire sicura nel cammino verso il Signore che viene”.

+ Giovanni Paolo Zedda

La Casa di prima accoglienza “Santo Stefano” incoraggia l’impegno di nuovi volontari

La Casa Santo Stefano cerca volontari

A Dio piacendo, con il consueto incontro di anniversario dei volontari, nel prossimo gennaio daremo inizio al 23° anno di vita della Casa di pirma accoglienza “Santo Stefano”. In questa struttura, ininterrottamente dal giorno della sua apertura, centinaia e centinaia di persone sono state ospitate.

Si tratta di un’opera ecclesiale in tutti i sensi: per il coinvolgimento delle persone della Diocesi che ne rendono possibile il funzionamento; per lo stile di accoglienza che viene offerta; per le risorse economiche necessarie, tratte dai Fondi CEI 8xmille affidati alla Caritas diocesana.

Fondamentale e impagabile è l’opera dei volontari. È grazie ad essi che il servizio alle persone viene offerto: grazie a loro la Casa rimane aperta senza interruzione alcuna in qualunque giorno dell’anno, in qualunque ora del giorno.

Per cause di forza maggiore, il numero dei volontari subisce talvolta dei ridimensionamenti. Per questo periodicamente rinnoviamo l’appello per sollecitare la risposta di nuove persone che offrano la loro disponibilità.

Le unanimi testimonianze di quanti vi hanno finora prestato servizio ci confermano la grande valenza del volontariato: per i volontari stessi e per il segno grande che, con il contributo di tanti, viene dato alla nostra società.

Pertanto, invitiamo chi legge, qualora ne avesse la possibilità, a prendere in considerazione l’idea di offrire in prima persona la propria disponibilità e a divenire anche lui volontario.

La Caritas diocesana di Iglesias

Per informazioni, scrivere a segreteria@caritasiglesias.it o chiamare al numero dell’Ufficio della Caritas diocesana (0781.33999), dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 14.00.

Un seminario formativo su “Agricoltura solidale: tra sviluppo economico sostenibile e inclusione sociale”

La Delegazione regionale Caritas Sardegna, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e con l’UCSI Sardegna, organizza un seminario formativi per giornalisti, operatori della comunicazione e operatori Caritas dal titolo: “Agricoltura solidale: tra sviluppo economico sostenibile e inclusione sociale”.

Tra i temi che saranno affrontati, quelli relativi alla valorizzazione del comparto agricolo per lo sviluppo dei territori, alla promozione di percorsi di inserimento lavorativo che mettano al centro la dignità della persona, in un’ottica inclusiva e di promozione umana integrale.

Il seminario si svolgerà giovedì 25 ottobre 2018, dalle ore 14 alle 17, a Iglesias nella sala Lepori (via Isonzo).

Saluti di

Francesco Birocchi, presidente ODG Sardegna

Raffale Callia, direttore Caritas Iglesias e delegato regionale Caritas

Andrea Pala, presidente UCSI Sardegna

Interventi di

Costantino Palmas (Università Cagliari)

Giorgio Demurtas, presidente provinciale Federazione Coldiretti di Cagliari

Simone Cabitza, referente del Progetto Orti solidali di comunità della Caritas di Iglesias