Le Caritas parrocchiali sarde riunite a Tortolì per il XII Convegno regionale “Guidati dal Vangelo, insieme agli ultimi, con creatività”

Circa 400 partecipanti provenienti dalle Caritas parrocchiali delle varie diocesi sarde a cui si aggiungono i volontari della Caritas diocesana Tortoli hanno partecipato lo scorso sabato al XII Convegno regionale delle Caritas parrocchiali “Guidati dal Vangelo, insieme agli ultimi, con creatività”. Convegno coordinato dal delegato regionale Caritas Sardegna Raffaele Callia che ha ricordato le nuove sfide che interpellano la Caritas, all’indomani della pandemia, della guerra in Ucraina e sullo sfondo del percorso sinodale della Chiesa in Italia, segnato anche dal 50mo anniversario di Caritas italiana. In apertura dei lavori, mons. Antonello Mura, vescovo di Nuoro e Lanusei, e presidente della Conferenza episcopale sarda ha salutato i presenti, volontari e operatori delle Caritas parrocchiali e diocesane sarde. A seguire si è data lettura del messaggio di saluto del presidente della Regione, Christian Solinas, mentre il saluto di benvenuto è stato rivolto dal sindaco di Tortolì Massimo Cannas che ha ringraziato il vescovo per la attenzione e per la crescita delle comunità, ricordando ruolo insostituibile della Caritas nel territorio.

Ancora l’introduzione del vescovo emerito di Iglesias e incaricato della CES per il servizio della Carità mons. Giovanni Paolo Zedda (connesso da remoto) che ha ripreso alcuni passaggi del messaggio di Papa Francesco per la VI Giornata mondiale dei poveri, indetta per il prossimo 13 novembre. «Dobbiamo lasciarci guidare dal Vangelo- ha detto- per essere disponibili a un cambiamento, evitando la trappola del “si è sempre fatto cosi”, imparando a vivere la comunità con spirito sinodale e a guardare la storia a partire dai poveri».

A seguire le tre relazioni sulle tre vie indicate dal Papa in occasione del 50mo anniversario di Caritas Italiana, quella sulla “via del Vangelo” affidata al biblista Michele Antonio Corona, che ha messo in luce alcune parole chiave, tra cui l’annuncio, la parola e l’azione secondo lo stile evangelico, il servire che è amare, l’importanza della comunità attraverso cui perseguire tale via. Ancora Suor Anna Cogoni ha parlato della “via degli ultimi”, raccontando anche le esperienze concrete portate avanti accanto alle donne vittime di violenza, ai padri separati, opere che nate dall’incontro diretto e concreto con il bisogno.

E poi la via della creatività raccontata da due giovani Valentina Musina e Angelo Arcadu, impegnati attivamente nella Diocesi di Nuoro in diverse esperienze di servizio accanto ai fragili, che hanno evidenziato quello che può essere il ruolo dei giovani nel portare nuove idee, rinnovare l’impegno Caritas in continuità con quanto fatto finora, innescando allo stesso tempo percorsi di cambiamento.

Dopo, i partecipanti delle varie Caritas parrocchiali, suddivisi in gruppi, hanno riflettuto sui contributi offerti la mattina cercando di delineare i possibili scenari futuri per la Caritas. In chiusura, ha emozionato il pubblico l’esibizione della cantante Manuela Mameli, accompagnata con la chitarra di Massimo Satta. Gli applausi fragorosi hanno chiuso una serata ricca di scambi di esperienze e spunti di riflessione.

Tratto da www.caritassardegna.it